domenica 16 settembre 2012

ALESSANDRO BONCI - BIOGRAFIA

Tenore italiano (Cesena 10/02/1870 - Viserba, Forlì 09/08/1940).




Allievo di F.Coen, esordì a Parma in Falstaff (1896).
La sua ascesa fu rapida: alla fine del 1899 aveva già cantato a Milano, Roma, Napoli, Madrid ed a Pietroburgo, producendosi di preferenza nel Barbiere di Siviglia, nellaSonnambula, nei Puritanie nell’Elisir d’amore, opere nelle quali per lungo tempo non ebbe rivali.
Ebbe voce di timbro cristallino, non molto ampia come volume, ma facile e squillante negli acuti e molto duttile e morbida. Considerato, fra i tenori, come l’ultimo esponente di quel vocalismo elegiaco e virtuosistico che, nella prima metà del secolo, aveva avuto in G.B.Rubini il massimo assertore, fu presto contrapposto a E.Caruso.
Questo antagonismo giunse all’apice e conobbe fasi quasi drammatiche nel periodo 196-1910, allorchè Bonci si affermò con memorabili esecuzioni di Faustdi Gounod e di Don Giovanni, proprio in quella New York che da tempo prediligeva E.Caruso.
La diffusione del disco fonografico fu un altro motivo di rivalità tra i due tenori, ma, incisa, la voce di Bonci perdeva gran parte della sua maggiore qualità: la dolcezza dei suoni, frutto non soltanto di doti naturali, ma di molti anni di studi infaticabili.
Nell’ultima parte della carriera, Bonci si specializzò in Un ballo in maschera -opera da tenore di genere spinto- in cui emerse, più che per il vigore interpretativo, per la leggerezza e il brio con cui eseguiva la famosa “risata” dello E’ scherzo od è follia, da lui interpolata nel brano (sembra con l’approvazione di Verdi).